Ci sono scoperte che cambiano il corso della storia, soprattutto in medicina.
Il passaggio dall’evidenza scientifica degli esperimenti sugli animali alla fase dell’impiego clinico sui pazienti è spesso molto lungo e costellato di ostacoli.
Ma un ruolo importantissimo, in questo percorso, è riservato di diritto ai convegni internazionali, che hanno la capacità di riunire e far dialogare i massimi esperti mondiali del settore.
Così come è successo a Laser Florence, che nei suoi 27 anni di storia ha saputo creare momenti di vero confronto e scambio fra i più illustri biologi, ricercatori, fisici e medici chirurghi provenienti dai 5 continenti.
Un ruolo fondamentale, che è stato ancor più sottolineato dalla lettura magistrale della professoressa Juanita Anders,direttrice dell’Istituto di Anatomia e Biologia Cellulare e Genetica dell’Università di Bethesda (Usa), che ripercorrerà anche le tappe dell’evoluzione dell’impiego del laser sulle cellule staminali, la cui utilità è stata dimostrata proprio da un protocollo sperimentale ideato dal professor Leonardo Longo nel 2000 e realizzato a Bethesda nel 2005, dopo cinque anni di studi ininterrotti. Tale impiego è coperto da brevetto internazionale.
A partire dagli evidenti risultati ottenuti proprio dalla prof. Anders trattando prima il tessuto nervoso in coltura (e poi ripetute con egual successo sugli animali), Longo lo ha messo in pratica scoprendo gli effetti del laser sulle cellule staminali e intervenendo in caso di lesioni traumatiche spinali e cerebrali. Successivamente è stato riprodotto e ripetuto da altri scienziati in tutto il mondo, permettendo così il passaggio all’impiego clinico sui pazienti.
I dati erano stati presentati al mondo, al Laser Florence, circa dieci anni fa. Oggi è inoltre possibile avere un riscontro diretto e tangibile dei risultati ottenuti a livello della trasmissione cerebrospinale/nervi periferici/muscoli, grazie ad un’innovativa tecnica d’esame (EMG biofeedback), presentata in anteprima mondiale al convegno di Firenze.